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2016-02-01 ‖ web

QuestoMeseIdee - "Intrappola.ti" ci si diverte

E’ boom di prenotazioni: l’escape room incuriosisce, entusiasma, crea aggregazione. Provare (e “fuggire”) per credere. “Da noi la libertà bisogna sudarsela...” Una stanza chiusa, 60 minuti, e solo la mente come grimaldello. Intrappola.To è divertimento a fior d’intuizione. È gioco di squadra, perspicacia e condivisione sulla graticola di lancette e manualità. Quella delle “escape room” è una moda che sta esplodendo in tutta la sua coinvolgente e ludica originalità. Al bando quindi pad, tablet, periodici d’enigmistica e giochi da tavolo: il vero divertimento è da vivere sulla propria pelle, aguzzini e compagni di prigionia compresi. 14 “segrete” lungo tutto lo stivale e 4 di prossima apertura, sono la cifra del successo di Intrappola.To: una delle società leader in questo tipo d’intrattenimento. A Daniele Massano, con Stefano Gnech ideatore di Intrappola-to, abbiamo chiesto la “chiave” (solo quella di lettura, non preoccupatevi, niente spoiler), delle “gattabuie” più divertenti d’Italia. Da dove arrivano le escape room? “Per anzianità il primato di questo tipo d’iniziative pare sia dei paesi asiatici: Cina, Giappone e Corea sono stati tra i primi a creare percorsi dal vero con varie attività manuali o enigmi da risolvere per guadagnare la libertà dallo spazio di gioco. La cultura di massa, del resto, dal cinema ai videogiochi, ci ha da tempo abituato a situazioni di ‘reclusione’ da cui fuggire sfruttando l’ingegno”. L’intuizione, giusto per rimanere in tema, è stata quin